SCRITTORE,

POETA,

POLITICO ITALIANO.

Paolo Volponi nasce a Urbino il 6 febbraio 1924 da Teresa Filippini e Arturo Volponi. Il padre è proprietario di una piccola fornace di laterizi, la madre proviene da una famiglia di piccoli possidenti agricoli. Nel 1925 nasce la sorella Maria Luisa. 

A Urbino frequenta il Liceo Classico “Raffaello”, ma è insofferente nei confronti dell’istituzione scolastica e alla scuola preferisce i vagabondaggi in città e fra i campi dove frequenta contadini e artigiani. Le strade e la campagna sono anche la sua via di fuga da un ambiente familiare contrastato. Durante quel periodo comincia a scrivere i suoi primi racconti. Nell’estate del 1943, dopo aver conseguito la maturità classica, viene chiamato alle armi dalla Repubblica Sociale Italiana, ma rifiuta di arruolarsi e raggiunge, invece, una banda partigiana stanziata sui vicini Appennini. Dopo poco tempo, tuttavia, la formazione si scioglie e la sua famiglia, riuscita a rimettersi in contatto con lui, lo rifugia nella casa isolata dei nonni materni.  . . . 

continua . . . 

Durante l’occupazione da parte delle truppe alleate, nel 1944, si unisce all’esercito in marcia verso Urbino. Comincia a scrivere le sue prime poesie. Si laurea in Legge nel 1947 presso la “Libera Università di Urbino”, supera l’esame di procuratore legale e si iscrive all’albo dell’ordine degli avvocati. L’anno successivo pubblica, su consiglio di Carlo Bo, il suo primo libro di poesie, un volumetto in tiratura limitata dal titolo "Il ramarro" (Istituto d’arte di Urbino), con prefazione dello stesso Bo.

Collabora in quegli anni con il «Corriere della Sera», con l’«Unità» e con riviste e periodici tra cui «L’Espresso», «L’illustrazione italiana», «Rinascita», «Paragone-Letteratura» e «Nuovi Argomenti».

"Le mosche del capitale" (Einaudi), romanzo dedicato ad Adriano Olivetti, è pubblicato nel 1989. Nel settembre dello stesso anno, muore il figlio Roberto in un incidente aereo.

Nel 2002 l’editore Einaudi ha pubblicato nella collana NUE tutti i romanzi e una selezione di prose varie, con un ampio commento di interesse critico e filologico a cura di Emanuele Zinato ("Romanzi e prose", Einaudi, 2002, 3 v.). Per l’opera poetica, è stata pubblicata la raccolta "Poesie: 1946-1994", a cura di Emanuele Zinato e con prefazione di Giovanni Raboni (Einaudi, 2001).

Tra le altre opere postume si ricordano:

Nel 2003 la moglie Giovina e la figlia Caterina hanno donato in sua memoria un gruppo di dipinti antichi della sua collezione alla Galleria Nazionale delle Marche del Palazzo Ducale di Urbino.

Sono stati intitolati a suo nome:

Nei primi anni 2000 ha operato il Parco Letterario Paolo Volponi a cui si deve la pubblicazione dell’ "Antologia per il parco letterario Paolo Volponi", a cura di Nando Cecini (Montefeltro Leader, Flaminia Cesano, 2004).

Tra i premi a lui dedicati si ricordano:

Tra i convegni dedicati allo studio della sua opera si ricordano:

(Rielaborazione dalla «Cronologia» di Emanuele Zinato, in Paolo Volponi, Romanzi e prose, Einaudi, 2002, v. I, a cui si rimanda per approfondimenti).

L'intero complesso documentale composto da manoscritti e dattiloscritti dell'autore, dai suoi primi componimenti poetici manoscritti autografi, editi e inediti e dai materiali preparatori dei suoi romanzi, è consultabile online sulla teca digitale Sanzio Digital Heritage.

Il verso e l'immagine

Sulla piattaforma RaiPlay,  al canale RaiStoria, è visionabile il docufilm  "Il verso e l'immagine. L'antico Appennino  di Paolo Volponi "  Scenaggiatura  e regia di Umberto Piersanti.

Il docufilm venne realizzato nel 1981, è stato recentemente  digitalizzato in occasione delle celebrazioni per i 100 anni dalla nascita di Paolo Volponi.

Sulla piattaforma RaiPlay il docufilm è visionabile on-demand, ma sarà anche trasmesso digitale terrestre, su RaiStoria, venerdì  5 aprile  alle 23:30.


Viva Volponi

Videomemoria e testimonianze sull’uomo e lo scrittore

di Alessandro Tontini

per Tele 2000 Produzioni

Discorso su "Il pianeta irritabile"

Splendida cornice, 22 febbraio 2024

di Piero Dorfles

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